Alessia Babrow contro il Vaticano per un francobollo
È nata una querelle fra Alessia Babrow e il Vaticano. Sui francobolli vaticani compare un’opera eseguita dall’artista, ma lei ne è completamente all’oscuro. E adesso la Babrow chiede un risarcimento di 130 mila euro.
La vicenda ha a che fare con il diritto d’autore, questione spinosa soprattutto per ciò che riguarda l’arte contemporanea nell’epoca della sua riproducibilità tecnica, un grande insegnamento ci è stato dato il buon vecchio Walter Benjamin.
Tutto iniziò nel 2020: quando venne scelta l’immagine da stampare nei francobolli per la celebrazione della Pasqua dello stesso anno. Si optò per un’opera di poster art rappresentante la famosa ascensione di Heinrich Hofmann. Con un particolare in più rispetto all’originale, l’inserimento della scritta: “Just Use It” nel cuore del Cristo.
Ironia? Provocazione? O voleva essere un invito?
Chissà se Gesù avrebbe utilizzato questo gergo…
Questa immagine non è certo passata inosservata, anzi, ha attirato l’attenzione Mauro Olivieri, direttore dell’Ufficio filatelico. L’immagine si trova a Roma, in un muro vicino al Vaticano.
Finora niente di strano, se non per il fatto che ci sia stata un’appropriazione e un utilizzo dell’opera per scopi commerciali, non prendendo minimamente in considerazione che potesse, eventualmente, appartenere ad un artista.
Alessia Babrow è la protagonista di tutta questa vicenda, che è venuta a conoscenza del fatto (ormai compiuto) da una fotografa di street art.
L’assurdità di tutta la questione è che, il Vaticano è molto attento al diritto d’autore.
La street art e il problema del diritto d’autore
La street art, democratica per antonomasia, soprattutto per la sua accessibilità, motivo per il quale ha bisogno di molta attenzione per quanto riguarda la riproducibilità. Anche questo tipo di arte segue le norme di riconoscimento della proprietà intellettuale.
Alessia Babrow ha fatto causa al Vaticano, chiedendo un risarcimento 130 mila euro. Ad oggi, non ha ancora ricevuto alcuna risposta.
Sono stati stampati 80mila francobolli, venduti al prezzo di 1,15 euro l’uno.
Quando si dice agire in buona fede…