Monumento funebre di Lorenzo de' Medici Duca di Urbino

Il 4 maggio 1519 venne a mancare Lorenzo de’ Medici Duca di Urbino a cui Macchiavelli dedicò il suo testo più famoso “il Principe”. Nella dedica all’inizio del libro vi è scritto: “NICOLAUS MACLAVELLUS AD MAGNIFICUM LAURENTIUM MEDICEM” ovvero Niccolò Macchiavelli al Magnifico Lorenzo de’ Medici e a seguito Macchiavelli scrive:

“Desiderando io adunque, offerirmi, alla vostra Magnificenzia con qualche testimone della servitù mia verso di quella, non ho trovato intra la mia suppellettile cosa, quale io abbia più cara o tanto esístimi quanto la cognizione delle azioni delli uomini grandi, imparata con una lunga esperienzia delle cose moderne et una continua lezione delle antique: le quali avendo io con gran diligenzia lungamente escogitate et esaminate, et ora in uno piccolo volume ridotte, mando alla Magnificenzia Vostra.”

Niccolò Macchiavelli
Il Principe di Niccolò Machiavelli
Il Principe di Niccolò Machiavelli

Chi era Lorenzo de’ Medici Duca di Urbino?

Lorenzo de’ Medici fu considerato un uomo di bell’aspetto, cavalcatore, cacciatore, non privo di abilità e di astuzia. È interessante vedere come Michelangelo Buonarroti idealizza la figura del Signore di Firenze nella statua del “Pensieroso” nelle tombe medicee.

Il Monumento Funebre, l’opera di Michelangelo

La scultura realizzata tra il 1531-34 da Michelangelo Buonarroti, rappresenta il Principe vestito all’antica, in atteggiamento quasi melanconico che con i tratti del viso leggermente corrucciati fa intuire all’osservatore che sta meditando.

Il volto in ombra richiama facies nigra del dio Saturno, protettore dei melanconici. L’indice sulla bocca ricalca, invece, il motivo saturnino del silenzio e Il braccio reclinato è un elemento iconografico dell’umore malinconico.

Michelangelo Buonarroti, ritratto di Lorenzo de' Medici Duca di Urbino il "pensieroso", 1531-1534, marmo, Sagrestia Nuova in San Lorenzo, Firenze
Michelangelo Buonarroti, ritratto di Lorenzo de’ Medici Duca di Urbino il “pensieroso”, 1531-1534, marmo, Sagrestia Nuova in San Lorenzo, Firenze

La Tomba di Lorenzo de’ Medici nella Sagrestia Nova in San Lorenzo

L’opera fa parte di un complesso scultoreo molto più ampio che è la Tomba di Lorenzo de’ Medici, situata nella Sagrestia Nova, in San Lorenzo. Realizzata da Michelangelo Buonarroti tra il 1524 ed il 1534 circa.

Alla sua morte, ultimo erede del ramo principale (Cafaggiolo) della casata Medici, il Papa Leone X (Giovanni di Lorenzo de’ Medici) decise di affidare la realizzazione del monumento funebre al Buonarroti, come luogo della sepoltura fu scelta la chiesa di famiglia San Lorenzo.

La Sagrestia Vecchia del Brunelleschi utilizzata come prima cappella familiare ebbe una gemella progettata da Michelangelo (Sagrestia Nuova) che avrebbe ospitato, per l’appunto, Lorenzo ed il papa stesso.

Descrizone del Complesso Scultoreo

Le spoglie del duca Lorenzo sono all’interno di una cassa marmorea all’antica. Sui due lati dell’arco, sottostanti alla figura di Lorenzo, si trovano le personificazioni delle fasi della giornata, una maschile e una femminile, il Crepuscolo e l’aurora

La linea spezzata sopra il sarcofago è stata interpretata come un’apertura simbolica attraverso cui l’anima si distacca dal corpo e trova la personificazione del Duca di Urbino che si trova nella nicchia

Lo schema piramidale su cui si sviluppa l’intero complesso funebre trova l’apice nella figura politica, meditativa e bellissima di Lorenzo de’ Medici.

Michelangelo Buonarroti, Tomba di Lorenzo de' Medici, 1519-1534, marmo, Sagrestia Nuova, San Lorenzo, Firenze
Michelangelo Buonarroti, Tomba di Lorenzo de’ Medici, 1519-1534, marmo, Sagrestia Nuova, San Lorenzo, Firenze

Giulia Bertuccelli

Storica dell’arte laureata all’Università di Pisa. Affianca per un anno una ditta privata di restauro (tirocinio- Ditta Restauro Garosi, Firenze) poi si forma professionalmente come assistente di galleria, trasferendosi in un secondo momento a Barcellona e lavorando per Espronceda Institute of Art and Culture. Fondatrice del blog Mag Arte, sogna l'estinzione dell' ignoranza. Ama leggere disegnare e scrivere poesie. Ha un forte senso del dovrei e dimostra meno danni di quelli che ha.

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