«Signore e signori, devo farvi un grave annuncio. Sembra incredibile ma gli strani esseri che sono atterrati questa sera in New Jersey sono l’avanguardia di un esercito di invasione da Marte»
La sera del 30 ottobre 1938 un giovanissimo attore annunciò in diretta radiofonica lo sbarco dei marziani sulla terra generando il panico negli Stati Uniti. L’idea di partenza fu quella di rendere il più verosimile possibile lo sceneggiato, tratto dal romanzo “La guerra dei mondi” di Herbert George Wells (1866 – 1946), simulando un notiziario radiofonico. Il risultato fu sconcertante: migliaia di famiglie abbandonarono le proprie case e si rifugiarono nei boschi, nelle chiese e nelle strade. Se non fosse ancora chiaro, il giovane in questione è Orson Welles, attore, regista, sceneggiatore, drammaturgo e produttore, nato il 6 maggio 1915 e che ricordiamo oggi a oltre cento anni dalla nascita. «Per quello che abbiamo fatto sarei dovuto finire in galera, ma al contrario, sono finito a Hollywood», dirà in seguito Welles. E in effetti fu così. Un debutto sicuramente singolare, ma che gli diede la celebrità permettendogli di realizzare “Quarto potere” (Citizen Kane, 1941), uno dei migliori film della storia del cinema.

Un aspetto meno noto della sua attività riguarda le sue incredibili doti come artista visivo: Welles disegnò e dipinse tutta la vita, producendo una gran quantità di opere finora rimaste inedite. Gli studi di Simon Braund pubblicati nel libro “Orson Welles Portfolio” (Titan Books Ltd, 2019) e il documentario “Lo Sguardo di Orson Welles” (The Eyes of Orson Welles, 2018) del regista Mark Cousins, presentano la vasta produzione grafica di Welles rivelando la ricchezza del suo mondo interiore e il suo amore per ogni forma d’arte.

Gli schizzi, i disegni, le bozze da lui realizzati sono tessere di un puzzle che compongono l’universo creativo di questo poliedrico artista.
