Sotheby's e le donne

Sarà riprogrammata un’altra asta con un po’ (speriamo) più di attenzione alla parità di genere

Sotheby’s, celebre casa d’aste londinese, si è trovata a dover bloccare una tanto attesa asta di opere d’arte in formato digitale, in modalità NFT (Non Fungible Tokens). Il motivo? La totale assenza di artiste donne fra le firme delle opere presentate. Di conseguenza, l’asta è stata bloccata dalle aspre polemiche per non aver rispettato la parità di genere.

La reazione dell’artista Patrick Amadon

A dare il via alla polemica è stato Patrick Amadon, noto artista che aveva partecipato alla serie “Glitch-ism”, la quale era prevista per il 24 marzo. Comprensibilmente, sorpreso dell’assenza totale di artiste donne nel catalogo di partenza, Amadon ha deciso di ritirare i propri lavori dall’asta, come segno di solidarietà nei confronti delle colleghe donne o transgender.

Patrick Amadon si ritira da Sotheby's

La necessità di una maggiore parità di genere nell’arte

L’intera vicenda sviluppatasi attorno all’asta digitale di Sotheby’s ha evidenziato la necessità di garantire una maggiore parità di genere nell’arte. La decisione di Amadon di ritirare i propri lavori, insieme ad altre proteste emerse sui social network, hanno messo in luce l’evidente squilibrio di genere presente nel mondo dell’arte.

La responsabilità delle istituzioni culturali

In un’epoca in cui il rispetto della diversità e dell’inclusione sono temi sempre più importanti, è fondamentale che le istituzioni e le organizzazioni culturali si impegnino a creare opportunità per artisti di tutti i generi. Soprattutto le case d’asta, come Sotheby’s, che hanno un ruolo fondamentale nel sostenere e promuovere gli artisti, devono garantire una rappresentanza equa di genere nei loro eventi.

Il futuro delle donne nell’arte all’asta

La storia dell’asta digitale di Sotheby’s ci ha mostrato come la parità di genere nell’arte sia un tema ancora estremamente delicato e che richiede una maggiore attenzione. Solo attraverso l’azione coordinata di artisti, organizzazioni culturali e istituzioni sarà possibile garantire una maggiore inclusione e rappresentanza equa nel mondo dell’arte.

Chiara Martine Menchetti

Storica dell’arte specializzata in iconografia e iconologia con una specializzazione in Storia dell’arte all’università di Pisa. Si forma professionalmente prima come assistente di galleria, Barbara Paci, poi come Direttrice della Galleria Vecchiato Arte. Dal 2019 collabora per Art-Test, società di studi e analisi diagnostiche, per attribuzioni e autenticazioni. Fondatrice del blog Mag Arte, vive di arte e di mare. Ma il suo vero sogno sarebbe stato fare la cantante, cabarettista e ballerina.

Lascia un commento