firenze-Cappella-Brancacci-Restauro-2023

Alla Cappella Brancacci prende avvio la seconda parte dei restauri, ma con un gel sperimentale e un modello di monitoraggio rinnovato. San Pietro che risana lo storpio e il Miracolo di Tabitha di Masolino le nuove porzioni di affresco che saranno messe in sicurezza.

Cappella Brancacci, lato sinistro con la cacciata di Adamo ed Eva
Cappella Brancacci, lato sinistro con la cacciata di Adamo ed Eva

Il progetto è stato possibile grazie alla collaborazione tra Comune di Firenze, Soprintendenza ArcheologiaBelle Arti e PaesaggioCnr-Ispc e Opificio delle Pietre Dure, il Dipartimento di Chimica dell’Università di Firenze e con il sostegno della Fondazione Friends of Florence e con compartecipazione di Jay Pritzker Foundation, che già aveva sostenuto la prima fase dei lavori; i lavori di restauro si dovrebbero concludere a fine 2023.

La Cappella Brancacci e la prima fase del restauro nel 2020

La prima fase del restauro ha preso avvio nel novembre del 2020, il monitoraggio ha rivelato molte criticità: sollevamenti, cadute di colore motivo per il quale è stata presa la decisione di portare avanti una seconda fase di restauri.

Durante la prima fase dei lavori è stato istallato un punteggio che ha reso possibile un’importante campagna diagnostica, che ha permesso di portare alla luce le tecniche e materiali utilizzati. Elementi fondamentali per la conservazione futura di uno dei cicli di affreschi più importanti della storia dell’arte italiana.

Un punto di vista differente per i visitatori

Grazie ai ponteggio installati nella prima fase dei lavori è stato possibile far accedere gruppi di visitatori, su prenotazione, un’esperienza unica  e affascinante. Un’emozione irripetibile quella di trovarsi a tu per tu con gli affreschi dei più importanti maestri del Rinascimento. 

Cappella Brancacci - Le impalcature per il restauro e i visitatori
Cappella Brancacci – Le impalcature per il restauro e i visitatori.

I passaggi del restauro

Alcune porzioni di affresco sono state messe in sicurezza. Sono state analizzate le malte utilizzate nel precedente restauro, avvenuto negli anni Ottanta effettuato da Baldini-Casazza.

Questo permetterà di sperimentare l’applicazione di malte compatibili in modo da poter stabilire il consolidamento delle pozioni a rischio di distacco, in particolare nella parete destra nella scena dei due miracoli intitolate rispettivamente San Pietro che risana lo storpio e il Miracolo di Tabitha, entrambe eseguite da Masolino.

Il nuovo gel per il restauro della Cappella Brancacci

È stato sperimentato un innovativo gel, formulato dai ricercatori del Csgi presso il Dipartimento di Chimica dell’Università di Firenze. Dovrebbe servire a pulire le superfici affrescate senza la necessità di un vero e proprio restauro, questo renderebbe illavoro più semplice e veloce.

Un accordo tra Cnr-Inspc e Comune di Firenze prevede come parte del progetto, il prototipo Brancacci Point of View: una visita della cappella per chi non vi può accedere fisicamente. Un’esperienza ibrida che riesce a donare autenticità alla visita virtuale concedendo ai visitatori di parlare e di avere uno scambio di opinioni.

Chiara Martine Menchetti

Storica dell’arte specializzata in iconografia e iconologia con una specializzazione in Storia dell’arte all’università di Pisa. Si forma professionalmente prima come assistente di galleria, Barbara Paci, poi come Direttrice della Galleria Vecchiato Arte. Dal 2019 collabora per Art-Test, società di studi e analisi diagnostiche, per attribuzioni e autenticazioni. Fondatrice del blog Mag Arte, vive di arte e di mare. Ma il suo vero sogno sarebbe stato fare la cantante, cabarettista e ballerina.

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