Lorenzo Viani. Emozioni dell’umanità

Lorenzo Viani un artista sconosciuto ai più, a meno che non si abbia a che fare con la costa versiliese. Pittore, xilografo e scrittore, un artista capace in tutte le sue attività.

Nacque a Viareggio nel 1882, morì nel 1936 a soli cinquantaquattr’anni. Una vita caratterizzata da un ossessivo tormento per la morte e l’insofferenza a ogni disciplina. La sua vita si alterna di successi e di miseria: di giorno espone le sue opere in prestigiose esposizioni, mentre di notte dorme sui moli o nei dormitori pubblici.

Nonostante numerose pubblicazioni, alcune mostre interessanti, a quanto pare la sua arte è ancora poco conosciuta e apprezzata. Probabilmente perché non rientrava, e non rientra, nei canoni estetici convenzionali.

Viani. Emozioni dell'umanità - Viareggio - GaMC
Viani. Emozioni dell’umanità – Viareggio – GaMC

Lorenzo Viani in Mostra a Viareggio

Gli appassionati d’arte non possono certo perdersi l’occasione di visitare la GAMC di Viareggio con il nuovo allestimento, il museo dedicato all’artista viareggino, che ospiterà, fino al 5 maggio la mostra Viani. Emozioni dell’umanità.

L’esposizione è allestita per far fronte al restauro di alcune sale del museo: il palazzo delle muse. È possibile osservare sedici nuovi dipinti di Viani, provenienti da collezioni private, fino ad ora inaccessibili.

Viani. Emozioni dell'umanità - Viareggio - GaMC
Viani. Emozioni dell’umanità – Viareggio – GaMC

Lorenzo Viani: una vita difficile e solitaria

Nonostante le origini versiliesi, la vita di Lorenzo Viani era ben lontana da quella che possiamo immaginare, niente a che vedere con i bei paesaggi marini patinati, o con i villini al mare dei nobili lucchesi (il padre era al servizio del principe Don Carlos Borbone).

La sua vita è caratterizzata da pensieri funesti di morte e di solitudine, non accetta la vita di palazzo, scegli di uscire e frequentare reietti, anarchici e avanzi di galera, che saranno i suoi compagni per tutta la vita. Il padre venne licenziato e la famiglia cadde in rovina, questo lo costrinse a trovarsi un lavoro.

Il lavoro dal barbiere

Lorenzo Viani entrò nella bottega di un barbiere, che gli fu utile per comprendere meglio l’umanità. Infatti in seguito scrisse: “Prima di averli disegnati questi visi acciabattati, ricuciti di gavine… li ho mantrugiati”. Non solo “casi umani” incontra in questa bottega, anche personaggi famosi come: Pietro Gori Plinio Nomellini. Proprio quest ultimo avrà un ruolo fondamentale per l’arte di Viani.

Viani. Emozioni dell'umanità - Viareggio - GaMC
Viani. Emozioni dell’umanità – Viareggio – GaMC

La formazione di Viani

Una formazione, quella del pittore versiliese, fatta di continui spostamenti per le città, di letture, fino ad arrivare all’Istituto d’arte di Lucca. Un’anima ricca di esperienze ed emozioni, la sua coscienza ha già scelto la propria strada, e dall’accademia apprende solo la tecnica. Viani afferma che:

“Le bellezze greche e romane non le notai nemmeno. Mi sembravano cose morte. Al di fuori ero troppo in contatto con la vita, perché potessi godere il Gladiatore morto, quando la rissa mi aveva già mostrato dei morenti, o la Venere di Milo, quando nei postriboli di Via della Dogana avevo veduto dei corpi belli nella luce rossa delle tendine”.

La nostra visita alla mostra di Lorenzo Viani a Viareggio

Viani. Emozioni dell’umanità è una mostra unica nel suo genere, dove periodizzare le opere non è possibile, ci sono stili pittorici totalmente diversi uno dall’altro, non c’è una coerenza formale, ma solo un forte trasporto. In questo percorso sono esposti corpi flaccidi e sofferenti un esempio è Balena, maschere di cera, con occhi carichi di sgomento e tristezza nella Famiglia di poveri. L’ Ossesso letteralmente rapisce, è la figura indubbiamente più inquietante e cruda di tutta la mostra.

Il percorso espositivo

Continuando il percorso ci si trova davanti alla produzione di xilografie. Lorenzo Viani scolpì un importante numero di legni, oltre 250, alla continua ricerca della linea perfetta e pura.

Una mostra molto intensa e al contempo drammatica ed emozionate, le opere da menzionare sono ancora molte, ma una in particolare modo mi ha colpito: I Carcerati, dove la povertà e il dolore fanno da padroni. La tavolozza è spenta, i colori variano dal marrone all’ocra, per accrescere ancor più la drammaticità e il Pathos.

Una mostra imperdibile, che dovrebbe diventare una tappa fondamentale per aiutare a far conoscere l’artista straordinario che è Lorenzo Viani. Un artista umano, dalla pittura grottesca, ma indubbiamente emozionante come pochi altri.

Chiara Martine Menchetti

Storica dell’arte specializzata in iconografia e iconologia con una specializzazione in Storia dell’arte all’università di Pisa. Si forma professionalmente prima come assistente di galleria, Barbara Paci, poi come Direttrice della Galleria Vecchiato Arte. Dal 2019 collabora per Art-Test, società di studi e analisi diagnostiche, per attribuzioni e autenticazioni. Fondatrice del blog Mag Arte, vive di arte e di mare. Ma il suo vero sogno sarebbe stato fare la cantante, cabarettista e ballerina.

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